La guida di Elisabetta

Elisabetta
La guida di Elisabetta

Offerta gastronomica

Panorami fantastici, allegri animali da fattoria e location perfetta per la degustazione dell'ottimo liquore di Mirto prodotto in azienda accompagnato da prodotti gastronomici locali, ideale per una gita immersi nella natura e per conoscere una realtà aziendale del territorio.
Azienda Agricola Petra Manna
Strada Statale 127 Settentrionale Sarda
Panorami fantastici, allegri animali da fattoria e location perfetta per la degustazione dell'ottimo liquore di Mirto prodotto in azienda accompagnato da prodotti gastronomici locali, ideale per una gita immersi nella natura e per conoscere una realtà aziendale del territorio.

Visite turistiche

La chiesa di S. Vittoria si trova nell’attuale centro storico, area attorno alla quale ha preso forma l’agglomerato urbano. Edificata nel XIX secolo in stile settecentesco, con la tipica architettura delle chiese galluresi. Interamente costruita con conci di granito a vista insiste nello stesso sito che aveva ospitato un precedente luogo di culto, ormai degradato e divenuto insufficiente per una popolazione che registrava un costante aumento demografico. Durante lo scavo per la costruzione della nuova chiesa fu rinvenuto un enkolpion in bronzo, una piccola croce pettorale di origine mediorientale, probabilmente siriana, databile tra il VI e VII sec. d.C., della quale si conserva solo la parte anteriore dove è inciso, con una punta sottile, il Cristo crocifisso. Benedetta con messa solenne il 13 agosto 1899, il campanile fu costruito nel 1901. Nel corso degli anni si è provveduto alla dotazione di arredi sacri e si sono susseguiti alcuni restauri, nel 1922, 1961, 1994, 1996 sino all’ultimo del 2007 che ha visto l’inserimento, così come previsto dal Concilio Vaticano II, dei fuochi liturgici: Altare, Ambone e Sede del celebrante, tutti realizzati in un candido marmo greco. Una volta provveduto a dotarsi di tutti gli elementi necessari, la Chiesa è stata Consacrata e Dedicata a Santa Vittoria il 9 dicembre 2007 Nel 2009 fu aggiunto il Battistero, sempre in marmo, e il trittico di Santa Vittoria, immagini pittoriche di stile bizantino; con la stessa tecnica è realizzata l’icona del Buon Pastore situata lo scorso anno nella nicchia dietro la Sede dell’ officiante.
Chiesa Di Santa Vittoria Di Telti
snc Via Duomo
La chiesa di S. Vittoria si trova nell’attuale centro storico, area attorno alla quale ha preso forma l’agglomerato urbano. Edificata nel XIX secolo in stile settecentesco, con la tipica architettura delle chiese galluresi. Interamente costruita con conci di granito a vista insiste nello stesso sito che aveva ospitato un precedente luogo di culto, ormai degradato e divenuto insufficiente per una popolazione che registrava un costante aumento demografico. Durante lo scavo per la costruzione della nuova chiesa fu rinvenuto un enkolpion in bronzo, una piccola croce pettorale di origine mediorientale, probabilmente siriana, databile tra il VI e VII sec. d.C., della quale si conserva solo la parte anteriore dove è inciso, con una punta sottile, il Cristo crocifisso. Benedetta con messa solenne il 13 agosto 1899, il campanile fu costruito nel 1901. Nel corso degli anni si è provveduto alla dotazione di arredi sacri e si sono susseguiti alcuni restauri, nel 1922, 1961, 1994, 1996 sino all’ultimo del 2007 che ha visto l’inserimento, così come previsto dal Concilio Vaticano II, dei fuochi liturgici: Altare, Ambone e Sede del celebrante, tutti realizzati in un candido marmo greco. Una volta provveduto a dotarsi di tutti gli elementi necessari, la Chiesa è stata Consacrata e Dedicata a Santa Vittoria il 9 dicembre 2007 Nel 2009 fu aggiunto il Battistero, sempre in marmo, e il trittico di Santa Vittoria, immagini pittoriche di stile bizantino; con la stessa tecnica è realizzata l’icona del Buon Pastore situata lo scorso anno nella nicchia dietro la Sede dell’ officiante.
Il fiore all’occhiello per Telti è Monte Pino chiamato così per la presenza spontanea (caso unico in Sardegna) del Pinus Pinaster un preziosissimo residuo delle antiche selve “atlantiche” che poi scomparvero a causa delle mutate condizioni climatiche. In questa splendida zona il fortunato visitator troverà fonti d’ acqua freschissima e folti boschetti e potrà ammirare un panorama di indicibile suggestione su tutta la costa di Olbia e di Golfo Aranci con Tavolara e Molara sullo sfondo.
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Monte Pino
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Il fiore all’occhiello per Telti è Monte Pino chiamato così per la presenza spontanea (caso unico in Sardegna) del Pinus Pinaster un preziosissimo residuo delle antiche selve “atlantiche” che poi scomparvero a causa delle mutate condizioni climatiche. In questa splendida zona il fortunato visitator troverà fonti d’ acqua freschissima e folti boschetti e potrà ammirare un panorama di indicibile suggestione su tutta la costa di Olbia e di Golfo Aranci con Tavolara e Molara sullo sfondo.